Incisioni del traduttore n° #1222
7 Febbraio 2022

Pene d’inferno – si direbbe l’ennesima operetta moraleggiante, l’ennesimo romanzetto a tesi di inizio Novecento, che personalmente trovo degradante leggere e pretenzioso scrivere, come se l’autore dovesse insegnarci a vivere, dall’alto della sua condizione privilegiata, da detentore unico del senso, quale vate, profeta, guida della società e salvatore della patria, se non fosse per quel fallo enorme, rosso fuoco, che campeggia in copertina.

Tout peut-être écrit, dans le moindre rassurant détail.


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