Incisioni del traduttore n° #157
3 Febbraio 2019

Il se peut, donc, que le mot juste, celui de l’écrivain le plus averti, relève de l’oralité elle-même.

Finché piange è buon segno: il salice è vivo e vegeto.

“Scriverai finché avrai vita, fino all’ultima goccia di sangue, e potrai sempre contare su quello delle mie penne. Citriciz!”. (Questo è l‘unico stralcio di morale che si possa trarre – non senza provare un po’ di vergogna per lui – dalle molte versioni – imprecise e dissonanti – della storia del pettirosso riportata dall’incerto traduttore.)


Condividi