Incisioni del traduttore n° #391
24 Settembre 2019

Da corpo estraneo e leggero quale sembra essere, vola sull’occhio cieco del mondo, perdendo tempo (apparentemente) immerso nel suo proprio sogno astrale, tra le alte sfere impalpabili e intangibili delle nuvole. Sarà… Di certo, nel suo sguardo sicuro non c’è traccia di paura. Il poeta non teme di schiantarsi.

Je m’entrave maladroitement parfois dans le filet gluant de l’encre, pris en piège dans mon propre outil préféré, pour la chasse; le carnier vide, je tombe au sol alors, confronté à la dureté de l’absurde. (L’écriture, avant toute autre chose, c’est à manier avec prudence.)


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