Incisioni del traduttore n° #582
1 Aprile 2020

S’il faut en croire le crépitement, c’est plutôt lui, l’ardent compagnon de notre confinement dont il serait donc désobligeant de expliciter le nom, qui s’entretient avec nous. Lorsque on lui montre, en cassant les petites branches sèches en deux puis en trois, comment les brûler.

Finiti i giorni dell’inverno – pur prolungato dal confinamento –, decimata ahinoi anche la popolazione di tanti e tanti bambini. Che scompariranno tristemente – salvo per improvvisate partite a carte o altri polverosi giochi in scatola, dissotterrati dai nostri garage per ingannare il tempo in occasione di nuove catastrofi –, dietro occhi vitrei e rugosi, sotto crani grigi o lucenti, comunque privi di quei graziosi caschetti tanto di moda negli anni Settanta.


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