Incisioni del traduttore n° #62
31 Ottobre 2018

Come il Carnevale con la follia, la festa di Halloween serve – ai potenti – per circoscrivere nel tempo (a una sola notte) ciò che sfugge al controllo: l’umorismo nero.

Ricordatevelo stasera, mentre vi disegnate le occhiaie (anelli di una stessa catena) per truccarvi (tutti quanti) da morti viventi.

D'ailleurs quand jouer le rabat-joie, sinon à Halloween?

Uha ha ha ha!
(Da leggere con voce cavernosa, anzi con la voce grave di un morto vivente.)

[Non si dica mai che il traduttore non è di parola. Eccovi, come promesso, l’ANTIDOTO CONTRO IL MORSO DI HALLOWEEN. Il link qui sotto rinvia alla registrazione della serata-evento tenutasi al teatro di Bellinzona l’anno scorso, a chiusura del prestigioso Festival di Letteratura e Traduzione, nell’edizione dedicata alla tematica dell’Aldilà. Lo scrittore Eric Chevillard, autore di un romanzo a tema, intitolato “Santo cielo”, usa la sua penna affilata per lacerare il sipario della nostra esistenza, e tentare di spingersi al di là. Ho avuto l'onore di fargli da interlocutore, sul palco.

https://soundcloud.com/babel-festival/eric-chevillard-con-gianmaria-finardi ]



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