Incisioni del traduttore n° #993
17 Maggio 2021

La vraie métaphore de la vie, c’est bel et bien et déjà une métaphore.

Mi rifiuto di descrivere il mondo con le parole del mondo semplicemente perché il mondo non esiste, al di fuori delle mie parole – quindi una tortora imbrattò la giacca grigia del sedicente pensatore (usava parlare ad alta voce), prima di schiantarsi contro le vetrate a specchio dell’edificio che sovrastava il piazzale, iniziando a starnazzare anch'essa, per poi cadere mezza morta tra le braccia del sedicente pensatore stesso che, inorridito, iniziò a vomitare sulla signora grassa seduta in prima fila la quale a sua volta (il vomito, si sa, come il riso… sì, aveva mangiato riso, e fatto il bis… risotto con le ortiche o con gli spinaci… comunque di un bel verde pisello, una volta rigurgitato) sulla signora magra in seconda fila la quale… su quella di fianco… propagando il fenomeno a macchia d’olio (d’oliva allora) per tutti i mille, cinquemila secondo gli organizzatori, presenti. Un vero successo di pubblico insomma, per una lezione di semiotica.


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