#1740
8 Novembre
L’autunno è già un tramonto. Ma alle 18, dalla terrazza, diventa mozzafiato.
#1738
6 Novembre
Aspetta l'onda perfetta, a suo rischio e pericolo, il grande selfiesta.
#1737
4 Novembre
J’écris tout le temps, contre mon adversaire idéal, puisque je ne sais pas jouer au tennis. C’est vrai que je pourrais apprendre. Or il se trouve que je suis droitier. Et que je ne pourrais pas y renoncer…
#1736
3 Novembre
-Io, stringendo Giulia fra le braccia, rivolto verso la terrazza: “Quanto corrono le nuvole!”
-Giulia: “Siamo noi, per una volta, a esserci fermati.”
#1735
1 Novembre
Il soffione nella bufera: questa non è una metafora della resilienza, anzi.
#1734
31 Ottobre
A pensarci bene, la domanda era stupida, da un punto di vista metafisico, e non poteva generare che l’imbarazzo del gentile gastronomo, pronto a tergiversare, a blaterare, mugugnare, rimuginare, biascicare di tutto, pur di non urtare la mia sensibilità: “Di cosa sono fatte quelle polpette?”
#1732
29 Ottobre
E se il tempo atmosferico, con le sue docce fredde, fosse giusto una metafora? per i più tordi?
#1731
28 Ottobre
L’index ne désigne, avant toute autre chose du moins, que l’index: voici la preuve irréfutable et définitive des théories de Jung.
#1729
26 Ottobre
Il vero artista vive nell’arte, necessariamente. E non vi rinuncerebbe per nulla al mondo, neanche per l’immortalità.
#1728
25 Ottobre
Suffit-il de partager une même allucination, pour la matérialiser? Quoique vaguement apeurés, Giulia et moi, nous n’en savons pas davantage, du tremblement de terre qui aurait eu son épicentre – dit on – près de Rovigo à 15:45.
#1727
24 Ottobre
Da sinistra a destra, lettera dopo lettera, la scrittura si compie nel tempo. Detto diversamente: l’essere perde pezzi strada facendo.
#1726
23 Ottobre
Non riesco ad accettare questo lunedì, se non in ore, minuti, secondi, che finiscono per farlo durare una mezza eternità.
#1725
22 Ottobre
Durante il XVI secolo Giorgio Ghisi e i membri della famiglia Scultori si dedicarono a incidere gran parte di Palazzo Te, apportando talvolta alcune rielaborazioni. Le incisioni tratte dagli affreschi del palazzo mantovano circolarono a lungo in Italia e anche in Europa, nel corso del XVI secolo, contribuendo alla fama imperitura di Giulio Romano, preso a modello anche dai pittori fiamminghi… Ecco, diciamo che se il traduttore prevale sull’autore… se non l’editore, quantomeno il curatore della mostra di Rubens… dovrebbe pensare a rimborsarci i biglietti.
#1724
21 Ottobre
Il vino è il vero frutto della vite, che guarda caso si coglie cavando il picciolo, un picciolo a forma di “tappo”, che si “stappa”, passatemi il temine ma la metafora lo impone ormai, attraverso uno strano, oddio più contorto che strano arnese avvitato – ma dai! – su se stesso, il “cavatappi”: oggi sono proprio in vena di neologismi.
#1723
20 Ottobre
Je perds mes cheveux. (Or du coup le statut de cet adjectif devient plus flou).
#1721
18 Ottobre
Gli elettricisti urlano sotto la pioggia. (Per quanto fossero molesti, non serbo rancore, e l’idea di saperli grigliati non mi dà quasi alcun sollievo.)
#1720
17 Ottobre
Quindi il proprietario dell’appartamento avrebbe fatto a Giulia, che quella mattina era impegnata allo stand, in fiera, l’immenso favore di riportarle l’anello di fidanzamento che aveva dimenticato sul comodino. E allora perché mi sono ingelosito?!
#1719
16 Ottobre
Il chiodino cresce incredibilmente dal tronco su cui è piantato. Infatti è spuntato.
#1718
15 Ottobre
Médiocre échassier aux pilotis trop courts, mais vaillant funambule, le têtu vacancier allemand se promène dans le lac de Garda, l’eau froide jusqu’aux couilles.
#1717
14 Ottobre
“Sotto la pelle dello stile”: ieri sera m’è uscita meccanicamente questa frase, parlando di traduzione – mentre una zanzara mi cannibalizzava.
#1716
13 Ottobre
Holàlà, du coup je m’en souviens, et parfaitement même: j’ai l’âge de mon père!
#1715
12 Ottobre
Il ritorno a casa presume alcune nozioni delicate, per non dire vaghe, di questi tempi nomadi. A partire da quella di casa. E di editore.
#1714
11 Ottobre
Per Cretto si intende una crepa, fenditura, spaccatura, spec. di una superficie intonacata o verniciata o di un oggetto in terracotta – stando all’etichetta color argilla e nero di questa bottiglia di Morellino di Scansano. Una bottiglia asciutta, del resto.
#1713
10 Ottobre
Je n’ai pas écrit, hélas: voici la chose la plus importante que j’ai faite hier.
#1712
8 Ottobre
L'enorme mole di visitatori accorsi al Book Pride Genova, curiosamente, mi fece pensare al Salone di Torino.
#1711
7 Ottobre
Il parquet isola: su questo assioma - che non ha neanche bisogno di verbi - non ci piove.
#1709
5 Ottobre
Dépourvue de bras, c’est normal de trouver affreuse la main de l’araignée, qui nous salue.
#1708
4 Ottobre
Margherita, capricciosa, margherita, capricciosa, margherita, capricciosa… Ogni volta che alza le ascelle per tagliarla, cambia il gusto della pizza, la mia. (Il vero problema è che, prima del suo avvento, al tavolino di fianco, stavo sgranocchiando un bel fritto misto.)
#1707
3 Ottobre
Invasi, colletti, puntelli, tacchi, selle: basta fare due passi in uno scalo di alaggio per svelare, una volta per tutte, il gran trucco del galleggiamento!
#1706
2 Ottobre
L’indomani mattina svaporò lontana la luna, il cui riverbero aveva illuminato le nostre notti pisane.
#1705
1 Ottobre
Rimane impressa nella retina, pur con tutte le sue imperfezioni, la luna.