

#356
20 Agosto
Stamattina non riesco a inquadrare (per più di qualche secondo) il tipo losco (ma dall’aria familiare) che mi fissa con lo sguardo stralunato sbattendo di continuo le palpebre, dall’oblò del bagno.
#355
19 Agosto
È dall’asilo che me la pongo… sì che me la pongo invano, che mi pongo sempre la stessa fastidiosa domanda. Come si toglie da sotto le unghie ‘sta roba?
#354
18 Agosto
Comme j’ai les pieds assez grands, si j’avais la cheville à la place du jenoux, sans doute me promenerais-je en chancelant, un gros orteil dans le cul.
#353
17 Agosto
L’aquarelle azur du ciel n’est jamais si net que le matin, à l’heure de la rosée.
#352
16 Agosto
Un rumore sordo di tacchi, poi scoppiò in lacrime, isterica e inconsolabile, la furia del temporale.
#351
15 Agosto
Difficile da dire, se l’immagine di una noce di cocco galleggiante in mezzo all’oceano rientri più nel novero delle scenette idilliache o in quello delle narrazioni potenzialmente più avventurose.
#350
14 Agosto
L’horizon, voici une autre de ces lignes que le traducteur n’arrive guère a déchiffrer.
#349
13 Agosto
Pour changer bel et bien le monde qui nous entoure tous déjà comme un moule (voire un simulacre de notre prochain masque mortuaire), il faut d’abord faire le sacrifice: accepter de se défigurer soi-même.
#347
11 Agosto
Nelle notti più agitate, diventa un muro invalicabile, una diga, la parete più verticale e liscia della montagna. Durante quelle notti, non riesco proprio a scalarlo, il materasso.
#346
10 Agosto
È sabato mattina o no? Che inizino i walzer dei tosaerbe! (Notare che ballare non so, che porto la barba lunga lunga, e che non ho un giardino.)
#345
9 Agosto
Camminavamo spensierati e distratti per il sentiero sinuoso e molle che da Collalbo ci avrebbe dolcemente ricondotti al nostro appartamento. Quando incauta una limaccia – ancora ubriaca di rugiada – ci tagliò la strada. Poco ci mancò che non ci facesse cadere!
#344
8 Agosto
Depuis le train qui nous offrait un superbe panorama sur la vallée de Bolzano, les flashs des nombreux touristes japonais favorisèrent l’arrivée de l’orage.
#342
6 Agosto
Il capitello – si sa – non fa necessariamente la colonna. Ma il masso era imprescindibile per le piramidi di Longmoss.
#341
5 Agosto
Il cagnolino del tuo vicino che abbaia nottetempo sul balcone non esiste. È solo una sua proiezione.
#340
4 Agosto
Le papillon jaune, si commun sur les prés alpestres les plus exposés, virevoltait candide au soleil, comme un vieux carnet feuilleté par le vent – sur lequel l’envie me prit, de écrire.
#339
3 Agosto
Davvero non hai mai visto volare un capriolo? Costringilo contro uno steccato molto più alto di te – sui tre metri, poniamo. Col suo coraggio, ti sorprenderà. (Comunque non occorre necessariamente stare sotto il capriolo, per conoscerne il sesso… basta osservare se ha le corna.)
#338
2 Agosto
Cette nuit, à l’orée du bois, Giulia me fit signe, mais en retard. Cependant lorsque cinq minutes plus tard nous vîmes dans le sentier une luciole, je compris le souhait que son âme aussi svelte que généreux avait exprimé, à la vue de cette étoile filante.
#337
1 Agosto
Quel désordre! Quel chaos! Exactement dix ans plus tard, notre maison (une maison “prehistorique”, justement) est redevenue ce même chantier ouvert qu'il était pour nos progets, lorsque Giulia et moi nous choisîmes une fois pour toutes d’en habiter une ensemble.
#336
31 Luglio
Non è solo perché, spesso, scrive di notte che lo scrittore sbadiglia, più spesso ancora, di giorno.
#335
30 Luglio
Sur le pas de l’immeuble, hélas, 45 cm de enjambée pour franchir le paillasson neuf.
#334
29 Luglio
Ancora mucche al pascolo,
coi loro campanacci,
nascoste tra gli alberi ciondolanti
del porto.
#333
28 Luglio
Notare che non riesco a scrivere granché sul fiore della bouganville, benché sia evidentemente di carta.
#331
26 Luglio
Depuis mon enfance, le glycine rampe sans cesse et sans fatigue aucune sur le grillage de clôture de mon jardin – on dirait qu’il s’y laisse glisser, tel un pain de savon en glycérine, horizontalement
#330
25 Luglio
Morirò senza più neanche un dente – pensavo ieri sera, da vero edonista quale sono, mentre mi passavo con cura il filo tra i molari.
#327
22 Luglio
Quanto a quel bambino che preferì un libro all’incontro tra Rafa Nadal e Roger Federer – forse ricorderete –, per molti si trattava di un lettore semplicemente intento a raccontarci – leggeva a mezza voce – la cronaca della partita – punto dopo punto – che si svolgeva man mano sotto i nostri occhi ciechi, ignari. Secondo i meglio informati, quel testo profetico altro non era che l’anteprima de Sul riccio: il primo testo pubblicato da Prehistorica Editore e che sarà presentato a Mantova dall’autore Éric Chevillard in persona il 7 settembre, nel quadro del Festivaletteratura 2019.
#323
18 Luglio
La baie-vitrée de l’opticien est parfaitement transparente (sauf pour un tout petit peu de buée des lèches-vitrines, myopes justement).
#322
17 Luglio
Sì, chi era quel bambino? Quel bambino dall’improbabile camicia a fiori capace di leggere un libro, al posto di seguire con attenzione e in religioso silenzio la partita di tennis dell’anno… Uno stupido, forse, del tutto insensibile allo spettacolo che di colpo vanamente si offriva ai suoi occhi?
#321
16 Luglio
Chi era quel bambino che preferiva la lettura (mio Dio, leg-ge-re!) alla sfida tennistica più appassionante, quella tra i due eterni rivali (una rivalità tanto accesa ed eterna quanto quella tra le ampolline del sale e del pepe, che si fronteggiano ogni santo giorno e a ogni pasto sulle nostre tavole, mostrando appena i segni del tempo)?