#435
7 Novembre

Non serviva il würstel per certificare che fosse un maiale. Certo ultimamente sto esagerando: mi va stretta la fede.

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#434
6 Novembre

Il n’y a que la paisible intranquillité de l’écriture pour me tirer encore vivant du brouhaha – se disait-il à chaque fois, en goûtant d’avance la joie d’un nouveau livre. Puis il devint éditeur.

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#433
5 Novembre

Turbinio dopo turbinio, foglia secca dopo foglia secca, d’un tratto s’erse maestoso, sotto i nostri occhi increduli: il monumento futurista alla velocità e all’effimero, che velocemente sparì. Sepolto sotto le macerie del platano.

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#432
4 Novembre

Ammazzò la domenica uggiosa andando al centro commerciale, per comprare lampadari.

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#431
3 Novembre

Dans le poumon vert de la chou-fleur pourtant, on y respire à peine. Pouah!

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#430
2 Novembre

Nella sua credenza vuota, solo un pacchetto di ossa dei morti.

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#429
1 Novembre

La coperta di lana grezza delle nuvole ci protegge dal freddo pungente?!

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#428
31 Ottobre

A tel point aigrelette et non point parfaitement couleur de la citrouille, l’orange est bien la négation de la grande citrouille elle-même. L’orange citrouille, l’antiorange.

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#427
30 Ottobre

Au fur et à mesure que l’hiver, quoique dissimulé par cette chaleur incongrue, approche, on commence à perdre ses feuilles dans le vent. Il vaut peut-être mieux que je ferme la fenêtre de mon bureau.

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#426
29 Ottobre

Non parlo di ciò che non conosco. Così spesso sto zitto, e do l’idea di pensare. (Il che non mi ha mai giovato più di tanto, durante le lunghe ore di matematica in cui venivo regolarmente interrogato.)

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#425
28 Ottobre

La feuille tremblante palit, face au spectre de l’hiver qui approche.

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#424
27 Ottobre

Non illudetevi: nessun orologio batterà mai davvero il tempo.

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#423
26 Ottobre

Non è la luce a ingiallire tutte le cose, ma il tempo. E vale anche per il buon vecchio sole – con buona pace delle milioni di quarantasettenni Taiwanesi che hanno passato l’estate al riparo sotto il loro ombrellino.

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#422
25 Ottobre

La lumière est absorbée par la lumière, où elle demeure tout à fait inaperçue.

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#421
24 Ottobre

D’un tratto il grande pittore, che si sentiva una nullità di fronte all’immensità del paesaggio, sentì l’impulso di lavarsi le mani ancora sporche di tempera, provando per la prima volta il desiderio di scriverne. (Cessò in quell’istante di farne parte, anche questo va detto, e di essere umile.)

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#420
23 Ottobre

Scendendo dalla funicolare, a Brunate, ci sentimmo curiosamente osservati: era la magnifica vista, limpida e penetrante, del Lago di Como – cui avevamo dato le spalle.

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#419
22 Ottobre

Il n’y a que l’acide du jour pour en ôter toutes les tâches, de cette nuit poisseuse – hormis pour certaines cernes au beurre noir.

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#418
21 Ottobre

Eppure l’alto pino marittimo, che si ergeva sopra le nostre chiome ignare, si faceva sentire. E come! Pungeva. Il naso!

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#417
20 Ottobre

Il était pas mal des larmes, qui déjà se coulaient sur les hublots tristes de notre train gris.

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#416
19 Ottobre

Consécutivement à ton jus d’orange bien doux, ou bien au même temps, voire avant, la décharge électrique d’une carie.

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#415
18 Ottobre

Forse, però, dovrei lasciare maggiore spazio ai ricordi, in queste annotazioni. Dovrei trovare il coraggio, ad esempio, di parlare della mia prima volta, senza scadere nell’astrazione o, peggio ancora, nella ridondanza… sì, senza falsi pudori né moralismi, quella volta in camporella…

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#414
17 Ottobre

Se – come potrebbe sembrare – non scrivo in modo sufficientemente “personale”, è proprio per tentare di raccapezzarmi con la mia vita privata.

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#413
16 Ottobre

Celui qui aura assez voyagé l’aura compris, hélas, en revenant au point du départ.

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#412
15 Ottobre

Ce n’est pas question de espace, le voyage. Surtout si ton train est en retard.

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#411
14 Ottobre

Solo l’inchiostro del polposo scrittore resisterà al sale della vita, che tutto corrode e sbiadisce.

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#410
13 Ottobre

Ce qui est abymé dans ces lignes, notées au fil des nuits blanches, est bien le front (soucieux (et plissé)) d’un écrivain.

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#409
12 Ottobre

La disperazione è assordante. Un manto gelido che bianco copre tutti i rumori.

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#408
11 Ottobre

Ogni parola del mio dizionario, un cadavere brulicante di lettere.

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#406
9 Ottobre

Ahi! On m’a piqué mon stylo. J’écrirai de ma plume. Ahi!

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#405
8 Ottobre

La poltrona, da sempre, usa stare seduta. Era già logora, in fondo.

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#404
7 Ottobre

Il nostro tempo è limitato – pensavo ieri, nel mio piccolo studiolo.

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#403
6 Ottobre

La théorie des voitures dans laquelle j’étais embouteillé, c’était déjà la réalisation d’un véhicule très long.

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#402
5 Ottobre

La deuxième fois que tu vois une chose, elle rentre déjà dans le rang de tes souvenirs. Autant en écrire ou bien en lire, alors.

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#401
4 Ottobre

E se questa barca che beccheggia, e se il mare che ondeggia, e se il mondo intero che barcolla sul filo affilato dell’orizzonte fosse fissato a quest’unica stella? (Pensavo ieri, con un bicchiere in corpo di troppo, mentre guardavo brillare Giove.)

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#400
3 Ottobre

Col fragor d’alto dirupo, nella notte nera il tuono franò giù da' pascoli, sino a noi, e lungi da noi riecheggiò, attraverso il tempo.

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