#381
14 Settembre

C’est bien l’infinie plasticité de sa langue qui lui assurera sa vie immortelle. A la Littérature.

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#380
13 Settembre

Oui, je l’avoue. Jeudi dernier j’ai peu dormi, et je me suis résolu à me lever du lit très tôt le matin: c’est sans doute que je voulais faire durer la journée en question, et le Festivaletteratura lui-même le plus longtemps possible. Toujours est-il que, une semaine après, tout cela est curieusement devenu matière pour mes plus beaux rêves.

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#378
11 Settembre

Est-ce le mien, enfin, le fragile estomac de ce grand cru de Bourgogne? – m’interrogeais-je en saisissant précautionneusement mon fin verre à vin en cristal.

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#377
10 Settembre

Ho perso un’altra notte, nell’oscurità, a cercarla.

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#376
9 Settembre

Piovve a dirotto sui tetti, che semiaperti ci proteggevano come libri rossi, per quasi tutto il fine settimana del Festivaletteratura… Lunedì vento e sole ad asciugare le pozze, sui ciottoli. (Ma resteranno per sempre tre laghi, a ricordare di quell’evento.) [Il mio grazie commosso – parlo anche a nome di Giulia Mondini (cofondatrice), Andrea Boschetto (art director), Elisa Ruberti (pittrice-copertinista) e Chiara Fortebraccio di Domenico di Fortebraccio Comunicazione (ufficio stampa) – a tutti i sostenitori di Prehistorica Editore.]

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#375
8 Settembre

Les montagnes turquoises – ou bleuâtres – déjà estompées à l’horizon deux fois plat du lac de Garda… alors que je sirote mon habituel apéritif attablé dans cette terrasse, en compagnie de Éric Chevillard. Ah, quelle piètre illusion!

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#374
7 Settembre

Toh! Oggi scrivo persino sulla pagina – inferiore, dell’ala, dell’aereo, che ci sta sorvolando, mentre ci rechiamo al conservatorio Campiani di Mantova, per assistere all’incontro con Éric Chevillard… per cui tutto è possibile, appunto.

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#373
6 Settembre

Ci sono! Scrivo solo perché non sono in grado di effettuare (correttamente (e senza provocarmi (nel migliore dei casi) dolorose escoriazioni), direi) una tauromachia.

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#372
5 Settembre

Au fond il est le seul, parmi nous tous, au regard lucide. Oui, l’ivrogne ne fait que essayer de garder son équilibre, au bord de l’abyme que nous ignorons.

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#371
4 Settembre

In un mondo ideale, d’altra parte, tutti parlerebbero la lingua più charmante del mondo stesso, il francese – e io chiederei l’elemosina, su un marciapiede.

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#370
3 Settembre

Elle fait mine d’être si pudique, en dépit de sa jupe trop courte, la poule d’eau.

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#369
2 Settembre

L’écrivain – qui s’affranchit de toute étiquette en matière de vêtements – ne porte pas de chemise, sauf pour protéger les manuscrits les plus délicats. Il se posera d’ailleurs toujours au dessus du jugement autrui, de son incontournable pull noir.

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#368
1 Settembre

Il ragno, che taglia e cuce senza sosta, la-vo-ra per vo-la-re. (Ci sta ancora lavorando, appunto.)

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#367
31 Agosto

J’ai horreur de toucher à ces pains de savon coloriés et aromatisés que les touristes manient de leurs propres mains sales. (En ce qui concerne les autres attractions, j’aime bien Borghetto di Valeggio.)

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#366
30 Agosto

Immagina, per assurdo, un teatro gremito di gente, pieno, più un attore – sì lo scrittore protagonista dell’evento, insomma –, tutto esaurito. Chissà cosa salterebbe fuori?

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#365
29 Agosto

Plus drôle encore que peindre à l’aquarelle léger un désert: y peindre une pluie battante!

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#364
28 Agosto

Drôle de propos: peindre à l’aquarelle un désert entier.

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#363
27 Agosto

-Giulia, durante la colazione, osservando il candeliere usato la sera precedente: “Guarda questa goccia bianca solidificata… si direbbe latte.” -Io, poco persuaso della sua versione: “È cera, quella che stiamo bevendo.”

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#362
26 Agosto

Quant à l’histoire de la soif des Danaïdes, cela relève d’une certaine ivresse effectivement, d’un délire de toute-puissance.

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#361
25 Agosto

Dovevo avere due lecca lecca (azzurri) appiccicati alla barba, stando allo sguardo della bambina bionda (figlia del gestore del bar) che porgendomi gentilmente il caffè non riusciva a staccarmi i grandi occhi meravigliati di dosso.

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#360
24 Agosto

Cependant le pigeon, sale monstre dégoûtant qui habite la ville, a volé le secret des oiseaux. Depuis, sa némésis: il a été condamné à demander l’aumône et à subir le mépris des autres bipèdes envieux.

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#358
22 Agosto

Tutte le cose in fondo servono a fare ombra. Anche i cactus, pur senza chioma. Anche i colibrì, ai cactus spelacchiati.

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#357
21 Agosto

On s’égare dans le ventre du bois, qui n’est qu’une unique créature vivante, un grand fût sombre enfin, un seul hêtre justement.

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#356
20 Agosto

Stamattina non riesco a inquadrare (per più di qualche secondo) il tipo losco (ma dall’aria familiare) che mi fissa con lo sguardo stralunato sbattendo di continuo le palpebre, dall’oblò del bagno.

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#355
19 Agosto

È dall’asilo che me la pongo… sì che me la pongo invano, che mi pongo sempre la stessa fastidiosa domanda. Come si toglie da sotto le unghie ‘sta roba?

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#354
18 Agosto

Comme j’ai les pieds assez grands, si j’avais la cheville à la place du jenoux, sans doute me promenerais-je en chancelant, un gros orteil dans le cul.

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#353
17 Agosto

L’aquarelle azur du ciel n’est jamais si net que le matin, à l’heure de la rosée.

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#352
16 Agosto

Un rumore sordo di tacchi, poi scoppiò in lacrime, isterica e inconsolabile, la furia del temporale.

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#351
15 Agosto

Difficile da dire, se l’immagine di una noce di cocco galleggiante in mezzo all’oceano rientri più nel novero delle scenette idilliache o in quello delle narrazioni potenzialmente più avventurose.

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#350
14 Agosto

L’horizon, voici une autre de ces lignes que le traducteur n’arrive guère a déchiffrer.

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#349
13 Agosto

Pour changer bel et bien le monde qui nous entoure tous déjà comme un moule (voire un simulacre de notre prochain masque mortuaire), il faut d’abord faire le sacrifice: accepter de se défigurer soi-même.

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#348
12 Agosto

De ce chaud, autant le décider, de prendre sa douche.

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#347
11 Agosto

Nelle notti più agitate, diventa un muro invalicabile, una diga, la parete più verticale e liscia della montagna. Durante quelle notti, non riesco proprio a scalarlo, il materasso.

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#346
10 Agosto

È sabato mattina o no? Che inizino i walzer dei tosaerbe! (Notare che ballare non so, che porto la barba lunga lunga, e che non ho un giardino.)

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