

#1443
13 Novembre
[Forse basterebbe la notizia, di un Éric Chevillard in carne e ossa protagonista di una tournée italiana dal 21 al 26 novembre… per far esclamare Santo cielo]
#1442
11 Novembre
[Santo cielo, l’ultimo incredibile romanzo di Éric Chevillard, esce giovedì prossimo. I più attenti tra di voi, o forse solo quelli dotati di uno spirito matematico, noteranno che i conti del conto alla rovescia non tornano: -10. Che Prehistorica abbia in serbo un’altra sconcertante notizia?]
#1441
10 Novembre
[Santo cielo: esce giovedì prossimo l’ultimo incredibile romanzo di Éric Chevillard. I più attenti tra di voi, o forse solo quelli dotati di uno spirito matematico, noteranno che i conti del conto alla rovescia non tornano: -11. Che Prehistorica abbia in serbo un’altra sconcertante notizia?]
#1439
7 Novembre
Mais comment chanter la pleine lune, sans singer l’otarie hurlant au loup lui ayant volé son caoutchouteux joujou, à elle?
#1438
6 Novembre
Ce matin encore je me suis présenté en léger retard, encore affublé de ce ridicule pijama, les cernes aussi noires que celles de l’ours polaire bien campé sur mon ventre, losque il a sonné. Ah, cet inconnu que depuis si longtemps je rate, le sommeil profond!
#1437
5 Novembre
Riesco ancora a sorprendermi delle foglie che arrugginiscono, e poco importa se la memoria inizia a farmi difetto.
#1436
4 Novembre
Fulgida ostia traslucida o sguardo ciclopico perso nel vuoto di un dio ebbro. In ogni caso ci vuole una certa fede, di giorno, per individuare la luna.
#1435
3 Novembre
Disparaît derrière son nouveau rouge à lèvres – qui au contraire se revèle un bon sujet de conversation, pour ses collègues.
#1433
30 Ottobre
Fiu! Un’ora in anticipo fa tutta la differenza del mondo, quando permette a Gaétan Lariotte di prendere il treno prima, così da evitargli di urtare, alla stazione di Verona, Stéphane Furne (46 anni cardiologo) facendogli inavvertitamente cadere l’accendino che avrebbe prestato al cugino Lorenzo durante una battuta di caccia, con un gesto tanto generoso quanto plateale e sconsiderato – diciamolo, fintanto che non abbiamo bisogno di lui, sotto i ferri – da spaventare la lepre che ti tagliò la strada e l’aorta a seguito delle ferite riportate nell’incidente. Non fosse per quei dannati Iphone, che si aggiornano nel sonno, automaticamente.
#1432
29 Ottobre
Nel 476 d. C., anno della caduta dell’Impero romano d’Occidente, l'Umanità si schianta nei tempi bui del Medioevo – mi fa, Giulia, con aria solenne –, nel 1492, per un tragico errore, Cristoforo Colombo ci imbarca nell’era Moderna, nel sangue bordeaux del 1789 si vara quella Contemporanea, che dura fino ad oggi – continua, sull’uscio di casa, un’intera batteria di pentole fossilizzate e una pila di piatti incrostati lasciati a sedimentare sul top della cucina. Questo sabato inizia l’era… del Cazzocene!
#1431
28 Ottobre
Doit-on à l’alcol ou bien au monde, le lendemain, ce long dérèglement du sens? cet absurde dégout/dégoût?
#1430
27 Ottobre
Confrontarsi con la gratuità delle cose significa sostanzialmente interrogarsi sulla loro necessità, soppesarle… Perché parlare in un microfono, perché usare proprio questo, e non una semplice conchiglia? – pensavo a voce alta discorrendo del grande Vialatte, in libreria a Pistoia.
#1429
25 Ottobre
Avendo ascoltato Giulia durante una telefonata di lavoro, devo ammettere che sa davvero il fatto suo. (Come tutto il vicinato, ormai.)
#1428
24 Ottobre
Le plus long fruit de l’automne – qui dépasse même la mesure de la grimaçante citrouille –, c’est l’hiver sombre à la peau gercée et rugeuse.
#1426
20 Ottobre
Giulia dipinge l’incantevole quadro con poche pennellate precise, ma senza sfiorarlo, di fard.
#1425
19 Ottobre
L’aula magna dell’Università di Cagliari crollata ieri sera apparteneva alla facoltà di geologia!?
#1423
17 Ottobre
Stando al passerotto impertinente che ha osato rubare una patatina sotto al naso all’insù di Giulietta l’altera, sta già per finire il periodo delle bacche grasse.
#1422
16 Ottobre
Les vieillards rugueux, meme cet automne, tu les démasqueras facilement dans la foule.
#1421
15 Ottobre
Forse la quintessenza del viaggio riposa nell'aroma di caffé e croissant che sale dalle scale, filtra dagli stipiti, e penetra dolcemente (senza forzare i forzieri delle palpebre) i più esotici segreti della notte.
#1420
14 Ottobre
Je me balançais d'une époque à l'autre, selon les styles de la riche architecture de Udine, en proie à une étrange flanerie de promeneur solitaire, lorsque je tombai sur la Galleria Tomasi, et je m'engageai dans un passage...
#1418
11 Ottobre
Le chantier que l'on creuse, c’est déjà le silence de tombe, des oiseaux.
#1417
8 Ottobre
Quanto all’efficacia di uno stile perfettamente piatto come una lama, nulla da eccepire – purché non si pensi di usare il coltello, per giocare a tennis.
#1416
7 Ottobre
Dopo l’impresa, la lingua fuori per la fatica, al traduttore resta un gran vuoto. Ma eccolo, la lingua fuori per la concentrazione, già risucchiato in quella successiva.
#1414
5 Ottobre
Me revoilà enfin libre, de virevolter autour de la lampe qui brûle. Le soir tombant sur la campagne, je disparaîtrai de la sorte dans la nature, de mon bureau.
#1412
2 Ottobre
Dopo tre ineffabili notti (quando, a ripensarci, l'impermeabile lungo e spesso rivela quasi sempre il pervertito sudato), dopo tre infinite notti (mi sarà perdonato un ossimoro, a forza di notti bianche), dopo tre notti di altrui vacche grasse sulle mie spalle (lungi da me l'iperbole, se non son frustrato da tanta insonnia) mi sono finalmente deciso a estrarre degli orecchi i collosi tappi di cera che mi isolavano dal mondo. Ho quindi individuato e spappolato sul muro quella maledetta zanzara.
#1411
30 Settembre
Muta la pioggia che fitta tamburella in moneta sonante. E così lo stregone, d'un tratto comparso nel carruggio, si trasformò a sua volta, in venditore d'ombrelli.
#1410
29 Settembre
Il viaggio non andrebbe raccontato a posteriori (chiusa la parentesi di una vacanza).
#1409
28 Settembre
Seul la rafale chaude du séchoir, qui du coup te décoiffe, brise la glace.
#1408
27 Settembre
Solo ieri, appesantivano il filo, tutte insieme, una al fianco dell’altra, le rondini. Dove si saranno fiondate?