Sinossi

A tre riprese, a cavallo degli anni Settanta e Ottanta, Pierre Jourde va a esplorare le piste di Zanskar, vallata desertica dell’Himalaya a oltre quattromila metri di altitudine. Il Tibet in tre semplici passi racconta proprio quei lunghi peripli sotto forma di stramba epopea, descrivendo i tormenti, lo stupore e quanto di ridicolo potesse appartiene a dei ragazzotti occidentali di banlieue abbandonati a una natura smisurata; sì, perché attraversare ghiacci perenni con l’equipaggiamento dell’escursionista della domenica presume un’evidente incoscienza, ma anche un’insospettabile tenacia.

Gestita con grande maestria, una narrazione giubilante screziata di metafisica e misticismo accompagnerà il lettore dentro un testo vertiginoso, in bilico tra romanzo di formazione e racconto di viaggi, non senza riuscire ricco di colpi di scena e altamente spiazzante. Ben lungi dalle ricette dell’esotismo fine a se stesso e dell’ingenuità a ispirazione realista, questo romanzo si prefigge di rendere sensibile il grande enigma del mondo e della bellezza.

Uno degli ultimi viaggi autentici, di un’epoca preglobale: senza rete. Una scrittura vivida alla Bouvier, ma che farà scoprire anche un altro aspetto intrinseco dell’avventura: l’umorismo.

L'autore

PIERRE JOURDE è nato nel 1955 a Créteil, ma da bambino usava passare le vacanze nella casa di famiglia, situata nella remota regione dell'Auvergne, fra le montagne di cui narra Paese perduto. Nel panorama letterario francese è una delle voci più autorevoli, probabilmente la più schietta e coraggiosa in assoluto. Autore del fortunato blog letterario Confitures de culture, Pierre Jourde si è sempre distinto per la sorprendente varietà di ispirazione, che gli ha permesso di spaziare dal romanzo al racconto, per arrivare all’autobiografia, alla poesia, al saggio filosofico e alla critica letteraria. Nel corso degli anni ha ottenuto numerosi premi, tra cui spiccano il RENAUDOT DES LYCÉENS, il GRAND PRIX THYDE MONNIER DE LA SGDL, il PRIX VALÉRY LARBAUD, il PRIX VIRILO, il PRIX VIALATTE e il prestigiosissimo GRAND PRIX DE L’ACADÉMIE FRANCAISE; questo testo in particolare gli è valso il PRIX GÉNÉRATION DU ROMAN. Fondatore della rivista culturale “Hespéris”, è docente di letteratura francese presso l’Università di Grenoble III. In Francia, è attualmente pubblicato dalla celeberrima casa editrice Gallimard. Paese perduto è la prima opera di Pierre Jourde pubblicata in Italia.

Il traduttore

Silvia Turato si occupa di editoria da una decina d'anni, collaborando con diverse case editrici. Dopo aver ricoperto quasi tutti i mestieri del libro, ha scelto di dividersi stabilmente tra il lavoro di traduttrice e quello di libraia all'Arcadia di Rovereto.

Recensioni

Alessandra Fontana, La lettrice controcorrente, 18/11/2021
Il Tibet in tre semplici passi (Pierre Jourde)

Francesco Marilungo, Mangialibri, 23/06/2021
Il Tibet in tre semplici passi

Fabio Sironi, Il corriere della sera_viaggi_Dove, 18/12/2020
Romanzi e reportage da regalare a Natale: "Il Tibet in tre semplici passi" di Pierre Jourde

Stefano Montefiori, Il Corriere della Sera_La Lettura, 25/10/2020
Intervista a Pierre Jourde

Livio Partiti, Il Posto delle parole, 24/10/2020
Intervista alla traduttrice, Silvia Turato

Francesco Borgonovo, Panorama, 23/09/2020
Destinati a salire

Geraldine Meyer, L'Ottavo, 23/09/2020
Il Tibet in tre semplici passi

Gabriele Ottaviani, Convenzionali, 03/09/2020
Il Tibet in tre semplici passi

Club Alpino Italiano, Montagne 360_rivista mensile, 20/12/2019
Storie di montagna: Il Tibet in tre semplici passi

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