KURTZ
- Jean-Marc Aubert
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140 pagine2021
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traduzione di Lorenza Di Lella
Federica Di LellaBrossura con aletteCollana: Ombre lungheISBN 9788831234108 -
€ 14,00

“Le questioni sessuali non mi hanno mai interessato, più di tanto. La stessa parola «sesso» mi infastidisce perché indica sia l’organo sia l’atto e quindi crea confusione. Finora, del resto, la mia vita sessuale si è svolta all’insegna della più assoluta normalità. Certo mi è capitato di frequentare qualche prostituta, ma più per necessità che per curiosità. C’è da dire, infine, che in società lascio volentieri campo libero alle persone carismatiche che ho intorno, preferisco guardare le altrui manovre di seduzione che il più delle volte mi sorprendono per la loro grossolanità. Mi riferisco alla grossolanità del desiderio che rende le frasi allusive e i taciti accordi tra futuri amanti immediatamente osceni.”
Incontrare l’irresistibile Laure ha cambiato tutto nella vita del nostro eroe, essere terribilmente banale che si immaginava condannato a una vita scialba. Se il suo desiderio è assoluto, il suo oggetto è più delicato da raggiungere poiché la signora in questione non ama la precipitazione e invita il suo spasimante a una sublime celebrazione carnale… qualche mese più tardi… giusto il tempo che lui si prepari intellettualmente, ¬fisicamente e sessualmente! Quando, durante i loro rendez-vous preliminari, i due parlano di Kurtz (soprannome del “membro” di questa curiosa associazione), parlano di letteratura, nella fattispecie di Joseph Conrad, la loro comune passione.
Libro dal delirio controllato sulla frustrazione, Kurtz conferma la singolarità di Aubert, autore feticcio di Prehistorica Editore.
Stéphane Mallarmé insegna inglese in un liceo; Jean-Marc Aubert (nato a Nizza, nel 1951) fa il preside in un istituto di scuola secondaria. “È affascinante, comico, seducente come la follia”: questo fu il giudizio di Michèle Bernstein – tra i fondatori del Lettrismo – alla scoperta di Argomentazione di Linès-Fellow. Ha scritto in seguito diversi altri romanzi e raccolte di racconti – pubblicati presso alcune delle più prestigiose case editrici francesi, da Albin Michel a L’Arbre Vengeur, da Fayard sino a Seuil – consolidando così un immaginario incongruo e paradossale che non ha eguali nella letteratura contemporanea, ma che fonda le radici nella ricchissima eredità di Beckett. Finalista al premio Goncourt, ha ottenuto il prestigioso Prix De La Renaissance. Questo è il primo romanzo di Jean-Marc Aubert pubblicato in Italia.
Come in questo caso del resto, Lorenza Di Lella lavora spesso in coppia con Giuseppe Girimonti Greco; insieme a lui ha dato voce a Vladimir Pozner, Julia Deck, Antoine Compagnon (Adelhi), Bernard Quiriny (L'Orma) e Julien Green (Nutrimenti). Con Il barone sanguinario di Pozner hanno vinto, nel 2012, il premio Procida. Tra gli autori da loro tradotti: Perrault, Proust, Toussaint, Tremblay, Boileau&Narcejac, Carrère, Salvaire, Reza, Simenon, Klossowski, Michon, Jauffret.
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